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giovedì 11 aprile 2013

Qingming Festival (Tomb sweeping Day)

Il 4 di aprile in Cina si è celebrato il Qingming Festival detto anche ‘Tomb - sweeping Day’ durante il quale la maggiore attività consiste nell’ andare al cimitero a sistemare (letteralmente ‘spazzare’ da cui ‘sweeping’) le tombe dei propri cari. Oltre a recarsi al cimitero è abitudine approfittare delle belle giornate di inizio primavera per fare una gita all’ aperto con la famiglia e far volare gli aquiloni.
Jinji Lake - Suzhou (Jiangsu)
Si racconta che il Qingming Festival originariamente si teneva per commemorare il fedele Jie Zitui , un uomo vissuto durante il ‘Periodo delle primavere e degli autunni’  (770-454 a.C. circa). Jie Zitui per salvare il suo padrone che era quasi morto di fame perdendosi per giorni in una montagna mentre scappava dal Re che voleva giustiziarlo, si tagliò un pezzo di carne dalla gamba e la diede da mangiare al suo padrone.
Anni dopo il signore di Jie Zitui divenne re del regno Jin e per ringraziare Jie Zitui del suo nobile gesto lo convocò e gli chiese di diventare ministro alla sua corte. Jie Zitui però rifiutò e si nascose su una montagna. Per costringerlo a venire allo scoperto, il re disse ai suoi uomini di dar fuoco alla montagna. Sfortunatamente questo causò la morte di Jie Zitui che morì bruciato. Il re allora pieno di dolore e rimpianto ordinò che il giorno della morte di Jie Zitui nessuno dovesse usare il fuoco per cucinare e che in quel giorno speciale potesse essere consumato solo del cibo freddo (da cui ‘Festival del cibo freddo). 
Da quel giorno in poi la gente incominciò ad offrire sacrifici agli antenati e il cosidetto ‘Festival del cibo freddo’ a poco a poco si è evoluto nel "Festival Qingming". 

martedì 12 marzo 2013

Plum blossom !

Poiché è il primo fiore a sbocciare ogni anno, il fiore del pruno è sinonimo di rinnovamento ed emblema di perseveranza e purezza. La sua apparizione, mentre il clima è ancora freddo,lo  rende il fiore dell’ inverno mentre la primavera in Cina appartiene alla peonia, l'estate al loto e l’autunno al crisantemo, che insieme simboleggiano le 4 stagioni dell’anno.
vista sul frutteto di Xiangxuehai - Mudu (Suzhou)
Il fiore di prugno è comunemente visto come simbolo di lunga vita, poiché appare sui rami senza foglie e apparentemente senza vita del prugno finché questo non raggiunge un’età estremamente avanzata.  Anche se non si tratta propriamente dell’emblema di longevità, è connesso ad essa anche perché il filosofo Laozi, fondatore del Taoismo, si dice fosse nato sotto un albero di prugne.
Xiangxuehai - Mudu (Suzhou)
Una leggenda racconta di un artista che attraversando un deserto dove non riusciva a trovare una sorgente d’acqua a cui abbeverarsi, dipinse un albero di prugne in modo così realistico che solo nel guardarlo la bocca incominciava a salivare, così da prevenire la sete.
frutteto Meihai - Linwudong Scenic Area (Taihu Lake)
Un’altra storia simile racconta che i soldati del generale Cáo Cāo (155-220 d.C.) in un’occasione si trovarono senza dell’acqua che potesse placare la loro sete. Il comandante consigliò loro di guardare in lontananza un boschetto di prugni; il solo pensiero di quel frutto succoso fece venire l’acquolina in bocca ai soldati così da placare in parte la loro sete.
Linwudong Scenic Area (Taihu Lake)
Linwudong Scenic Area (Taihu Lake)
Perciò “guardare i prugni per dissetarsi” (望梅止渴)  è diventata un’espressione idiomatica del vocabolario cinese, che significa ‘consolarsi con delle illusioni’.
bonsai - Xiangxuehai - Mudu (Suzhou)

martedì 26 febbraio 2013

Chinese Lantern Festival

Durante il Festival delle Lanterne (15° giorno del 1° mese del calendario lunare; quest’anno il 24 febbraio) che va a chiudere il periodo di festeggiamenti per il Chinese New Year, la tradizione vuole che si accendano lanterne rosse e si mangino gli Yuanxiao (o Tangyuan). Si tratta di piccole palline di farina di riso glutinoso con vari ripieni come petali di rosa, sesamo, pasta di fagioli, frutta secca, zucchero. Il Tangyuan può essere bollito, fritto o cotto al vapore. Inoltre “Tangyuan” in cinese ha una pronuncia simile con "Tuanyuan", che significa riunione, così la gente li mangia anche per indicare l'unione, l'armonia e la felicità per la famiglia.
Yuanxiao - palline di riso glutinoso ripieni di sesamo


A questi dolci e alle lanterne è collegata la storia della giovane Yuan Xiao:
Jinji Lake - Suzhou
Secondo questa leggenda, tutto è iniziato con una giovane e bellissima ragazza di nome Yuan Xiao che viveva nel palazzo dell’imperatore durante la dinastia Han. Un giorno, un consigliere dell'imperatore passeggiando si imbatté in Yuan Xiao che piangeva disperata. Il consigliere le chiese quale fosse il problema e Yuan Xiao rispose che non era stata in grado di vedere la sua famiglia da quando aveva iniziato a lavorare al palazzo, e avrebbe preferito morire piuttosto che essere separata dai suoi genitori. Il consigliere allora escogitò un piano per aiutare la ragazza, e dispose per strada una bancarella con un indovino che prediceva il futuro.
L’indovino prediceva lo stesso futuro ad ogni persona che veniva a lui: un disastroso incendio avrebbe distrutto il regno nel 15° giorno del calendario lunare. Com'era prevedibile, la gente si fece prendere dalla paura e chiese al consigliere che cosa potevano fare per scongiurare il disastro. Egli rispose che due giorni prima della data dell’incendio, il Dio del Fuoco avrebbe mandato una fata vestita di rosso a bruciare la città, e che le persone avrebbero dovuto chiederle pietà.
Lanterne allo Yu Yuan garden - Shanghai
In quel giorno, Yuan Xiao vestita come la fata, consegnò alla città un proclama che ne confermava l’ imminente distruzione. Quando l'imperatore si rivolse al suo consigliere per chiedere aiuto, il consigliere rispose che ogni famiglia avrebbe dovuto cuocere il cibo preferito dal Dio del Fuoco, i Tangyuan (汤圆, palline di riso glutinoso), come offerta. Tutti poi avrebbero dovuto appendere delle lanterne rosse e fare una serie di fuochi d'artificio per far sembrare che la città fosse già in fiamme.
Per la gioia di tutti questo inganno funzionò e la città sfuggì al destino predetto. Yuan Xiao approfittando della baraonda per i preparativi riuscì ad assentarsi da palazzo per andare a trovare i genitori (in un’altra delle versioni della storia i genitori di Yuan Xiao si recano a palazzo per vedere le lanterne ricongiungendosi a lei) . L'imperatore decretò che quel giorno dovesse essere celebrato ogni anno, e dal momento che Yuan Xiao aveva cucinato i migliori Tangyuan (palline di riso glutinoso), fu decretato che quella festività portasse il suo nome.

lunedì 18 febbraio 2013

Chinese Spring Festival

Lo Spring Festival cinese, chiamato anche Lunar New Year, ha più di 4000 anni di storia. E' una delle più grandi e importanti feste tradizionali cinesi ed è anche l'occasione per intere famiglie di ricongiungersi e stare insieme (un pò come il Natale per gli occidentali). Lo Spring Festival celebra il ricongiungimento familiare, è ricco di attività colorate, e nuove speranze, con l'avvento della primavera e i fiori che sbocciano. 
fioritura nel villaggio di Hongcun - Anhui
Ogni famiglia si prepara al Festival pulendo casa accuratamente e acquistando cibo a sufficienza per i festeggiamenti, inoltre, vanno acquistati nuovi abiti, soprattutto per i bambini. Ai lati di ogni porta e cancello vengono attaccati paramenti rossi con coppie di versi poetici, una riga su ogni lato della porta. La tradizione vuole che la notte di Capodanno tutta la famiglia si riunisca per preparare insieme i ravioli cinesi. Durante la cena viene anche servito del pesce che insieme ai ravioli ha il significato di prosperità.
Tunxi - Anhui
Nella cultura popolare, lo Spring Festival è chiamato anche "guonian" (che significa "passare un anno"). Si dice che il "Nian" (anno) era un mostro feroce e crudele che mangiava un tipo di animale al giorno, compreso l’essere umano. La sera del primo e del quindicesimo giorno di ogni mese lunare, il mostro veniva giù dalle montagne a caccia di esseri umani, così la gente in quei giorni prima di sera sprangava le porte e si barricava in casa. Questo finché un saggio suggerì di conquistare il mostro per mezzo di tamburi e gong, luci e fuochi d'artificio di modo da produrre forti rumori che spaventassero il mostro . La notte che il Nian comparve di nuovo la gente lo affrontò con il metodo suggerito dal saggio, provocando la fuga del mostro che alla fine venne ucciso.  
Ancora adesso si usano i fuochi d'artificio o petardi per scacciare ogni anno il "Nian".


giovedì 18 ottobre 2012

In giro per i Tulou del Fujian


Il Tulou (cinese semplificato: 土楼; pinyin: tǔlóu), o "costruzione di terra", è una residenza tradizionale comune nella provincia di Fujian della Cina meridionale, in genere con configurazione circolare che circonda un santuario centrale.  Solitamente presenta una struttura interna in legno alta 3-4 piani e ai piani più alti spesso si conservano gli alimenti.
il famoso Tulou Zhencheng Lou - Fujian
Il famoso Fujian Tulou, designato come sito del patrimonio mondiale dell'UNESCO nel 2008, è un agglomerato di Tulou noti per la loro forma e struttura ingegnosa, a pianta circolare o quadrata con una capacità di alloggio che può arrivare fino a 80 famiglie.  In origine sono stati costruiti per difendersi dai banditi e dalla popolazione locale intorno a un cortile centrale aperto con un unico ingresso e con finestre che danno verso  l'esterno, di solito a partire dal primo piano. 

interno del famoso Tulou Zhencheng Lou - Fujian
Gli edifici sono divisi in senso verticale tra le famiglie, ognuna delle quali dispone di due o tre stanze su ogni piano. I Tulou sono esempi eccezionali di un particolare tipo di vita in comune e di organizzazione difensiva, e, in termini di rapporto armonico con l'ambiente circostante,sono un eccellente esempio di insediamento umano. All’interno si trovano il santuario centrale spesso dedicato al culto della Dea della Misericordia Guan Yin, corti, stanze, magazzini per il cibo, pozzi; tutta la struttura assomiglia ad un piccolo villaggio indipendente, racchiuso da spesse mura di terra.
interno di un Tulou - Fujian
I Tulou fanno parte dei villaggi Hakka, una popolazione originariamente immigrata dalla Cina settentrionale verso le province meridionali cinesi (come il Fujian). A partire dal 17 ° secolo, gli Hakka sono entrati sempre di più in conflitto con i loro vicini per la rivalità delle risorse del luogo, e questo li ha portati a costruire delle strutture dove potessero vivere in comune più famiglie, progettate per essere facilmente difendibili. La forma circolare delle pareti serviva infatti a ridurre la potenza di fuoco di artiglieria contro di essa. Inoltre i Tulou erano in grado di resistere ad un assedio prolungato, dal momento che erano ben forniti con granaglie e avevano una fonte interna di acqua.
Villaggio Fuyu Lou - Fujian
Per vedere altre foto sulla Cina vai a http://www.photoprisma.it e clicca su ‘Cina’nella sezione ‘Progetti fotografici’.

sabato 29 settembre 2012

Il Mooncake Festival


In questi giorni in Cina, precisamente domenica 30 settembre (15esimo giorno dell’ottavo mese del calendario lunare), si celebra il ‘Mid-Autumn Festival’, anche chiamato ‘Moon Festival’ o 'Mooncake Festival'.  Si tratta della seconda festività più importante in Cina, dopo lo ‘Spring Festival’ (che si tiene tra gennaio e febbraio) e in questo giorno è tradizione riunirsi ai familiari per apprezzare la luna piena e mangiare le ‘moon cakes’, dolcetti tradizionali di solito rotondi e ripieni di fagioli rossi dolci o pasta di semi di loto. 
Le moon cakes hanno varie decorazioni molto belle come gli ideogrammi di longevità e armonia, oppure disegni della luna, della Dea della Luna, del coniglio (simbolo della luna), di fiori e di vite. Il giorno della festa le moon cakes vengono disposte insieme a della frutta come tributo al Dio della Terra e alla Dea della Luna e vanno divise con i famigliari, una fetta per ogni membro della famiglia, e se un membro non è presente la tradizione vuole che gli si conservi una fetta.
Moon cake
Quella della Dea della Luna è una fiaba popolare che risale alla dinastia Tang (618-906 d.C.). Ogni provincia della Cina ha una versione di questa storia, passata di generazione in generazione, ma tutte le versioni fanno capo alla Dea della Luna, Chang’e.
Tanto tempo fa c’erano dieci soli nel cielo che avevano causato l’inaridirsi della terra e la conseguente morte della gente per fame. Questo finché apparve un eroe, Hou Yi, che con il suo arco rosso e le sue frecce bianche riuscì ad abbattere nove dei dieci soli, comandando a quello rimasto di sorgere e tramontare sulla Terra  tutte le mattine e tutte le sere. La terra così si raffreddò, arrivarono le piogge e la gente sopravvisse.

particolare di una scatola regalo di moon cakes con Chang'e
L’eroe Hou Yi prima era un immortale che viveva nel Paradiso degli Dei, insieme alla sua bellissima moglie, Chang’e. Una delle versioni della fiaba racconta che Hou Yi fu esiliato dal Paradiso per aver inavvertitamente causato la morte di uno dei figli dell’Imperatore. Sebbene sulla Terra fosse trattato da ero dai mortali che aveva salvato, sia lui che sua moglie rimpiangevano il Paradiso degli Dei e, invecchiando, il pensiero della morte cominciò a preoccuparli. Così Hou Yi decise di andare alla ricerca dell’Elixir dell’Immortalità e riuscì a farsi donare dalla Regina Madre Occidentale che viveva sul monte Kunlun, una delle pillole magiche dell’Immortalità. Se ingerita questa pillola oltre a donare l’immortalità portava la persona che l’aveva presa direttamente nel Paradiso Divino.
Hou Yi corse a casa dalla moglie e le disse di nascondere bene la pillola fino al momento in cui, stanchi della loro vita mortale, avrebbero potuto dividersela e tornare ad essere immortali.  Ma in una notte di luna piena, mentre Hou Yi era fuori a caccia, Chang’e fu visitata da Pengmeng, un ufficiale al servizio di Hou Yi che, origliando, aveva scoperto l’esistenza della pillola magica. Sapendo dove Cheng’e l’aveva nascosta, l’uomo cercò di andarla a prendere, ma lei lo precedette e, non sapendo cosa altro fare, si mise in bocca la pillola per proteggerla. Nel combattere però con Pengmeng che gliela voleva sottrarre, Chang’e finì con l’ingoiare la pillola.
L’effetto immediato fu che Chang’e, liberata dalla stretta di Pengmeng, volò fuori dalla finestra sù nel cielo. In quel momento stava sopraggiungendo il marito Hou Yi, che vedendola volare sempre più in alto, la chiamò e cercò di riportarla in terra, ma invano. Poiché Chang’e amava molto il marito atterrò sul luogo più vicino alla Terra, ovvero sulla Luna e lì vi trovò il coniglio (simbolo della Luna) che al lavoro con pestello e mortaio preparava le pillole magiche dell’Immortalità. Purtroppo non le fu possibile farne arrivare un’altra al marito, di modo che la raggiungesse sulla Luna. 
Così una settimana all’anno, in autunno, mentre la luna era al suo massimo splendore, Hou Yi disponendo un altare fuori casa dove era certo che la moglie avrebbe potuto vedere, commemorò il suo amore per la moglie perduta,  con la sua torta preferita, la moon cake.
Questa tradizione è arrivata ai giorni nostri e viene celebrata durante la Festività di metà autunno, guardando la luna e mangiando la moon cake insieme ai propri famigliari.

giovedì 20 settembre 2012

Tramonti sul SIP

Questa fine estate sta regalando dei bei tramonti su Suzhou, quindi vale la pena spendere due parole sul quartiere SIP oggetto delle foto.

Il SIP (China-Singapore Suzhou Industrial Park) è un parco industriale costruito a Suzhou (Jiangsu, Cina) con la collaborazione di Singapore. E’ nato nel 1994 a seguito di un accordo tra il Vice Premier cinese e il ministro di Singapore e il suo obiettivo di sviluppo è un parco industriale high-tech innovativo ed ecologico. 
All’interno del SIP si trovano centri culturali, biblioteche, compound residenziali, parchi.
Per approfondimenti  http://www.sipac.gov.cn/english/ (sito in inglese) .